La curatela del colore: guidare l'esperienza del visitatore nell'Exhibition Design
Quante volte, entrando in uno spazio espositivo, ci siamo sentiti rapiti dal potere dei colori dell’allestimento?
Visitare una mostra d'arte è un'esperienza coinvolgente, un viaggio attraverso sensazioni e ispirazioni. Mentre gli sguardi si perdono ad ammirare le opere d'arte che popolano pareti e stanze di musei, gallerie e spazi espositivi, spesso trascuriamo il ruolo essenziale del colore nell'ambiente circostante.
Sebbene le opere d'arte siano il cuore pulsante della scena, il contesto cromatico aggiunge valore e arricchisce l'esperienza di visita.
Gli studi sulla psicologia e la percezione del colore rivelano l'importanza di questo elemento nell'influenzare le nostre emozioni e la nostra visione del mondo.
I colori vanno ben oltre il mero aspetto estetico; sono potenti strumenti di comunicazione che influenzano il nostro comportamento e il nostro stato d'animo, agendo come un linguaggio universale che comunica direttamente con il nostro subconscio.
Nel mondo dell'arte, i colori sono veicoli di significato e associazioni, riflettendo la simbologia dell'artista e il suo stile distintivo. Pensiamo al celebre "blu Klein" o al vibrante "rosso Tiziano".
Ogni colore evoca emozioni profonde e suscita sensazioni intense, contribuendo a rendere ogni visita un'esperienza unica e memorabile.
Come affermò Josef Albers (Bottrop, Germania 1888 – New Haven, Stati Uniti 1976), tra i principali rappresentanti dell'astrattismo geometrico del Novecento, conosciuto per gli “incastri” cromatici delle sue opere:"Nella percezione visiva, un colore è quasi mai visto come realmente è, ma come appare in relazione al contesto circostante e alle esperienze individuali."
Il colore, infatti, è strettamente legato alle nostre percezioni individuali e all'ambiente che ci circonda, dando vita a un dialogo emozionale e sensoriale unico che arricchisce il nostro vissuto.
“I colori sono degli esseri viventi, degli individui molto evoluti che si integrano con noi e con tutto il mondo.”
Yves Klein
(Nizza, Francia 1928 –
Parigi, Francia 1962)
Nel mondo dell'exhibition design, la comprensione delle proprietà del colore è fondamentale per creare progetti espositivi coinvolgenti. Infatti, un'attenta progettazione cromatica può veramente rivoluzionare l'esperienza del visitatore, trasformandola in qualcosa di straordinario.
Vediamo come.
Oltre l’opera d’arte
La progettazione dello spazio espositivo va ben oltre la semplice disposizione delle opere d'arte, e le decisioni riguardanti i colori non sono mai casuali; vengono ponderate con attenzione e strategia.
Possono enfatizzare il tema della mostra, creare atmosfere coinvolgenti o mettere in risalto opere specifiche.
L'uso di colori caldi può essere essenziale quando si desidera creare un'atmosfera intima e accogliente, mentre l'adozione di tonalità più fredde può suggerire uno spazio più ampio, anche se a volte a rischio di rendere l'ambiente asettico e privo di vitalità.
Un corridoio con colori vivaci può guidare il percorso di visita, indicando ai visitatori la mostra in ottica di progressione. Allo stesso modo, differenziare i colori nelle diverse sezioni dell'esposizione può contribuire a delineare specifici temi o mettere in risalto le opere esposte, garantendo coerenza nel percorso espositivo.
Mentre, l'uso di colori audaci può suscitare sensazioni di straniamento e oppressione, indirizzando il visitatore a provare determinate emozioni e sensazioni.
Considerando la complessità di questo tema, abbiamo pensato di condurvi in un tour cromatico speciale attraverso alcuni dei progetti che abbiamo seguito nel corso degli anni, per avvicinarci a una comprensione più approfondita.
Inizia la tua visita
Immaginate di varcare la soglia di uno spazio pervaso da tonalità accese e vibranti: quale sensazione vi susciterebbe?
Padiglione Messico, Infraestructura utópica: La cancha de básquetbol campesina, La Biennale di Venezia, Architettura 2023
Nel 2023, abbiamo collaborato alla realizzazione di un'installazione straordinaria per il Padiglione Messico: un campo da basket rurale, dipinto con audaci tonalità di giallo e blu, posizionato nel suggestivo scenario del Salone delle Armi dell'Arsenale di Venezia.
I vivaci colori utilizzati catturano l'attenzione del pubblico e il nostro sguardo all'osservare questo scatto. Un progetto realizzato per stimolare la nostra riflessione su temi importanti della storia sociale del paese.
Un giallo vibrante ed abbagliante lo ritroviamo anche nel Padiglione Turchia del 2021.
Qui, il colore delle pareti e le luci intense appiattiscono gli spazi circostanti, creando una sensazione straniante. È un'installazione realizzata per evidenziare il legame tra il quotidiano e il contesto mondiale, suggerendo un ruolo più attivo per l'architettura nel mondo contemporaneo.
Padiglione Turchia, Architecture as Measure, La Biennale di Venezia, Architettura 2021
Parlando di sensazioni di straniamento, non possiamo non menzionare il progetto seguito nel 2022 a Venezia: "Alice in Doomedland", una mostra tematica organizzata a Palazzo Bonvicini dalla Fondation Valmont e dai curatori Luca Berta e Francesca Giubilei.
Questa rivisitazione contemporanea di "Alice nel Paese delle Meraviglie" è stata concepita per guidare il visitatore in un viaggio interiore, tra oggetti dalle dimensioni non ordinarie, scritte luminose al neon e giochi di contrasto cromatico. È un viaggio fatto di sensazioni, dove il viola scuro selezionato evoca ciò che è nascosto nell'inconscio, mentre il giallo simboleggia la luce e la consapevolezza di sé.
Alice in Doomedland, Palazzo Bonvicini, 2022
Infine, la nostra visita ci porta in un mare di blu brillante, proprio come quello del Padiglione Belgio del 2018.
Un grande anfiteatro che occupa l’intero l'edificio ci accoglie e ci invita a riflettere sulle molteplici questioni affrontate dall’Unione Europea in quegli anni, e tuttora contemporanee.
Il blu, rilassante e ispiratore, conferisce allo spazio un'aura di santuario. Un ambiente adatto ad accogliere folle di persone, ma allo stesso tempo, uno spazio intimo che consente ai singoli visitatori di percorrere il proprio cammino di ricerca.
Padiglione Belgio, Eurotopie, La Biennale di Venezia, Architettura, 2018
Come abbiamo visto dalle referenze proposte, l'impiego di specifiche tonalità può diventare un potente strumento per arricchire e migliorare l'esperienza globale di una mostra d'arte, permettendo ai visitatori di connettersi in modo più profondo con le opere esposte e di condividere un'esperienza significativa e memorabile.
E tu, hai visitato una mostra o un progetto che ti ha colpito particolarmente per la sua scelta cromatica?
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Giulia Barigelli
Communication Manager